IL GIOVANE FAVOLOSO

giacomo

Martedì 9 dicembre
Venerdì 12 dicembre
– Auditorium Zotti San Vito al Tagliamento

Produzione: Italia, 2014
Regia: Mario Martone
Interpreti: Elio Germano, Massimo Popolizio, Anna Mouglalis, Michele Riondino
Durata: 137’

Giacomo Leopardi bambino, che gioca dietro la siepe che renderà famosa e che cercherà per tutta la vita di superare. Giacomo Leopardi giovane a Recanati, oppresso dal padre Monaldo che lo vuole dedito allo studio e lontano dal mondo. La storia di una giovinezza troppo spesso relegata in una biblioteca, elegante e austera, familiare e ostile al tempo stesso. E poi Giacomo Leopardi a Firenze, allontanato e tenuto a distanza dai circoli letterari e politici perché troppo lontano dalle magnifiche sorti e progressive da essi propugnate, ma dove il poeta trova l’amore per Fanny Targioni Tozzetti e l’amico Antonio Ranieri, che gli rimarrà vicino per tutto il resto della vita. Infine, Giacomo Leopardi a Napoli, ancora con l’amico Ranieri, al termine della sua vita in una città molto amata dove scrive La ginestra, suo testamento spirituale.
Mario Martone dirige un film biografico su un umanissimo Leopardi, concentrandosi su tre momenti fondamentali della vita del poeta: la giovinezza a Recanati, il periodo fiorentino e quello napoletano con una regia fatta di citazioni ed evocazioni, filologicamente precisa e allo stesso tempo empatica. Elio Germano, protagonista perfetto, interpreta le grandi poesie di Leopardi senza declamarle e riempie il suo ruolo di fragilità, tenerezza, dubbi, malinconia e ironia. Ed è proprio questa ironia –presente negli scritti leopardiani , ma sconosciuta alle antologie scolastiche- il tratto distintivo del Leopardi di Martone, un tratto che nonostante l’italiano antiquato del film restituisce sia a livello psicologico che politico tutta la modernità del poeta marchigiano, che lo condannò alla solitudine negli anni della sua vita, ma che rende la sua poesia immortale. Modernità che Martone suggerisce anche con l’utilizzo nella colonna sonora fatta di contaminazioni tra Rossini e musica elettronica, e di scenografie precise unite a immagini evocative.

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